giugno 26, 2007

Animali domestici: un pericolo per le piante?

Quello che si vede ritratto nella foto è un nuovo piccolo amico mio e di Sere.

Si chiama Pietro ed è un gatto con probemi neurologici, cammina tremolando ma è sempre allegro e ha lo spirito del dominatore, come si può vedere dalla foto :-)

Per adesso nessun pericolo per le piante anche se mi pare di capire che al tipo piacciono molto e inizia già a giocare con le foglie procurando qualche danno.

Vedremo quando crescerà.

Per adesso mi ha costretto a mettere una rete intorno a tutte le ringhiere e grazie a questo le piante come l'azalea indica che stavano a terra si sono trovate in mezzombra.
L'azalea sembrava ormai finita e invece togliendola dal sole diretto ha ripreso vita e ha germogliato come sembrava ormai impossibile.


Nella foto: Azalea indica.

giugno 25, 2007

Il Peperoncino: miniguida

Piantare il peperoncino in terrazza è molto semplice, poco impegnativo e regala grandi soddisfazioni :-)

I semi: Cominciate scegliendo un peperoncino sano, apritelo e prendete i semi, fateli ascigare bene e metteteli al buoi in un casetto lontano da fonti di calore e di umidità.

La semina: a marzo preparate un vaso con tondo di 30 cm di diamtero oppure a cassetta di 20 x60.
Ponete uno strato di argilla espansa di almeno due centimetri sul fondo e poi riempite di terriccio. Va bene quello universale ma se volete fare un vaso migliore utilizzate quello per agrumi.
Piantate i semi a una distanza di 10 cm e ricoprite con uno strato di 1 cm di terra.
Innaffiate e mantente umido in piena luce.

Lo sviluppo: Ci mette un pò a nascere, soprattutto nelle varietà più comuni. I Jalapeños messicani per esempio impiegano molto meno.
Mantenete sempre il terriccio umido fino a che le piante non avranno raggiunto una buona altezza (15 cm) e non avranno diverse foglie, poi potrete diradare le irrigazioni e innaffiare solo quando la terrra inizia a essere secca.
Il peperoncino ama il sole, fategli prendere più luce possibile.

La fioritura: Dalla fioritura in poi, giugno/ luglio tutto diventa ancora più semplice.
Irrigate quando serve e vedrete che i fiori lasceranno il posto ai frutti che cresceranno molto velocemente e diventeranno colorati e pronti per essere staccati e cucinati.


Curiosità: Se siete fortunati o avete una serra potete far vivere il peperoncino da un anno all'altro superando l'inverno e risparmiando quindi il processo di semina e anticipando la raccolta.

In generale alle nostre latitudini questa pianta è annuale perchè non supera l'inverno.
Non mettetela in casa però nella stagione invernale perchè i termosifoni seccano l'aria e la pianta muore comunque.


Parassiti: Il peperoncino è soggetto all'attaco di afidi e acari.
Potete usare un acaricida da irrorare sulle piante o se volete che tutto sia rigorosamente "biologico" fate trattamenti preventivi con soluzioni di acqua e aceto o acqua, alcool e sapone di marsiglia.


Nella foto in alto: Peperoncino classico in piena fioritura e fruttificazione.
Nella foto in basso: Peperoncino Jalapeño piantato da semi importati dalla California.

Giugno, Agrumi: I lavori del mese

Irrigazione: Da questo mese in poi controllate le necessità idriche con maggiore frequenza e accuratezza.
Una buona regola è rimuovere con un dito lo strato superficiale di terriccio e se ad una profondità di 5 centimetri il terriccio è secco è arrivato il momento di irrigare.
Mi raccomando se utilizzate acqua del rubinetto fatela riposare per almeno 24 ore per far evaporare il cloro.

Rinvaso: Se dovete rinvasare la piante fatelo in questo mese.
Dedicherò un post a questo argomento ma in generale rinvasate ogni due anni le piante più giovani scegliendo un nuovo vaso leggermente più grande del precedente per non costringere la pianta a dedicarsi totalmente alla creazione di nuove radici.
Rinvasare a fine della fioritura.

Potatura: Potate i succhioni.
A meno che la vostra pianta non abbia sofferto di una eccessiva defoliazione nell'inverno e quindi necessiti di ripristinare una adeguata massa foliare potate i rametti vigorosi con andamento assurgente.
Vi garantisco che ad una buona potatura corrisponde una buona ripresa vegetativa dal basso.

Controllo parassiti: Controllate la pianta con frequenza da eventuali attacchi di ragno rosso e di serpentina minatrice degli agrumi.

  • Ragnetto: Per il ragno rosso potete pulire le foglie o utlizzare prodotti appositi.
    Buoni risultati io li ho ottenuti con trattamento preventivo ogni 15 giorni per tutto aprile e maggio irrorando le foglie con una soluzione di acqua, alcool e sapone di marsiglia o acqua, aceto bianco e sapone di marsiglia.

  • Serpentina: Per la serpentina minatrice non esiste altro rimedio che utilizzare il "CONFIDOR".
    Intervenite rapidamente alla prima comparsa perchè è molto aggressiva soprattutto sui nuovi germogli.

  • La cascola dei frutti

    Chiunque abbia un limone o un mandarino o un lime in vaso sul suo terrazzo sa certamente che molti dei piccoli frutti faticosamente creati dai nostri agrumi cadono senza un vero motivo.

    Questo fenomeno si chiama "cascola dei frutti" ed è davvero difficile da controllare e limitare.
    Io ho sul terrazzo un lime a forma libera, un limone a spalliera, un mandarino ed un arancio ad alberello e tutti dopo abbondanti e profumate fioriture incappano in questo spiacevole inconveniente che piano piano ho imparato a limitare.
    Come prima cosa ho messo da parte il sogno di una produzione abbondante e colorata. Soprattutto se le piante sono giovani (meno di 3 anni) difficilmente riescono a sostenere molti frutti.
    Il resto è una questione di sensibilità che deve essere adattata pianta per pianta.
    Descrivo qui solo la cura e la prevenzione di questo problema sul limone che è quello che ha dato i
    migliori risultati aggiungendo che l'arancio, ma soprattutto il lime nei climi continentali molto
    umidi di estate e molto freddi in inverno come a Firenze è davvero difficile farli produrre.

    Come limitare la cascola sul limone:
    Di tutti gli agrumi è quello che riesce meglio a mantenere i frutti anche perchè ha più fioriture
    durante l'anno e quindi la fatica in fase di allegagione è sicuramente più distribuita rispetto
    agli altri agrumi che fiorniscono una sola volta come il mandarino o l' arancio.

    La buona regola è essere equilibrati e costanti in tutte le cure che si danno alla pianta:



    1. Evitate di spostarla sul balcone, lasciatela acclimatarsi al ciclo giornaliero del sole.

    2. Siate regolari nelle irrigazioni sia nell'intervallo di tempo che nella quantità di acqua.

    3. Evitate di utilizzare direttamente l'acqua del rubinetto che è troppo ricca di cloro. Lasciatela
      nel recipiente per almeno 24 ore in modo che il cloro possa evaporare.

    4. Concimate con moderazione.
      Non è vero, almeno nella mia esperienza, che si deve abbondare con il concime. Siate parsimoniosi e regolari e soprattutto scegliete il concime giusto.
      Concimate a aprile con concime organico (semi di lupino) che mescoleterete allo strato superficiale di terreno quando decomposto e poi per tutta l'estate usate concime minerale ogni 2/3 settimane (sequestrene) per prevenire la clorosi ferrica. Un vaolta al mese per tutto il periodo dalla primavera a settembre potete integreare con un concime per agrumi (NPK) una volta al mese.
      Attenzione alle dosi: Dare troppo azoto alla pianta la espone ad attacchi di parassiti come la cocciniglia
      Girate verso il basso i "succhioni", i rami a germogliazione assurgente e vigoroso.
      Girandoli ne bloccherete la crescita rafforzandoli e lasciando al limone le energie per curare i frutti.
      Inoltre così facendo li preparerete per i frutti del prossimo anno.

    5. Se la pianta ha fiornito abbondantemente fate una scelta e una volta che i piccoli frutticini sono formati scegliete i più forti e milgiori eliminando tutti gli altri.
      La mia pianta ha 3 anni circa e in generale non le lascio mai più di una decina di di frutti contando sia quelli piccoli da far crescere sia quelli quasi a maturazione.
      Nella scelta privilegiate i frutti nati nella parte bassa della pianta a scapito di quelli sulla parte alta.

    6. Se la pianta ha frutti già maturi toglieteli perchè tolgono energie utili alla pianta.

    7. Tenete la pianta riparata dall'esposizione al vento forte ma non lasciatela nemmeno in ambienti senza ricambio di aria soprattutto in caso di alta umidità.

    Infine ricordate che il limone fiorisce e costruisce i frutti sui rami giovani, specialmente su quelli dell'anno precedente, quindi attenzione nella potatura di primavera a non esagerare :-)

    giugno 24, 2007

    Pomodoro: Raccogliere i primi frutti


    Ecco qua, i primi esemplari di pomodoro fiorentino cresciuti sul mio balcone.
    E' fine giugno e i primi pomodori sono giunti a completa maturazione.

    Una pianta di questo tipo in un vaso circolare di diametro 30 cm può arrivare a 30 frutti.

    Se avete seguito i miei consigli alla lettera non vi resta che coglierli tagliandoli con il rametto che li sostiene e i pomodori vi assicuro hanno una buccia sottilissima!

    In questa fase non fate mancare acqua alla pianta e fate in modo che non patisca stress idrici perchè rischiate che i frutti rimangano piccoli e maturino prima di aver raggiunto le giuste dimensioni.

    In generale per ottenere dei buoni risultati non fate crescere troppo alta la pianta e fate crescere al massimo 4 tralci principali rimuovendo le "femminelle" appena compaiono.
    Cimatela quindi tagliandola alla sommità dopo il tarzo strato di fiori.
    Questo permette alla pianta di dedicarsi a pochi ma buoni frutti e soprattutto a non farla faticare per portare il nutrimento troppo in alto. In generale infatti i frutti più bassi sono i migliori, i più succosi.

    Togliente il frutto dalla pianta solo quando state per utilizzarlo in cucina anche se da quando saranno completamente rossi è meglio non farli attendere troppo perchè rischierete di trovarli troppo maturi.




    Ultimo consiglio: aggiungete uno strato di terriccio di un paio di centimetri per coprire le radici "esposte" che escono dalla terra. La pianta così può ributtare nuove radici e avrà una fonte aggiuntiva di nutrimento.
    E non dimenticate di verificare che tutti i tralci siano ben sostenuti dalle canne.

    Buon raccolto! :-)

    Le consociazioni

    Se cerchi riviste specializzate o libri che ti insegnino a creare e curare il tuo orto sul balcone trovi davvvero ben poco.

    E ancora meno trovi se si parla di coltivazione di pomodori e ortaggi mentre per le aromatiche e gli agrumi che si prestano alla coltivazione in vaso la bibliografia e i consigli sono un pò più facili da reperire.

    Coltivare i pomodori quindi è solo una questione di esperienza e di dedizione e cura.

    In questo post vorrei trattare un altro degli argomenti che vengono spesso citati nei libri ma con troppo poco approfondimento: La consociazione.

    E' vero, è possibile mettere nello stesso vaso del pomodoro altre piante ma si deve fare, almeno per la mia poca esperienza, attenzione a poche semplici cose, prima fra tutte la compatibilità.

    Non vedo una grande differenza tra consociare al pomodoro, prezzemolo o basilico, aglio o timo se non quella dell'esposizione alla luce e delle necessità idriche.
    Tenete sempre conto che il pomodoro in fase di crescita e soprattutto quando cresce i suoi frutti ha bisogno di tantissima acqua, e i pomodori in vaso da giugno ad agosto hanno bisogno di almeno una irrigazione al giorno. Sarebbe addirittura meglio abbondare con l'acqua in modo che il sottovaso rimanga pieno di acqua che farà comodo alla pianta durante le ore di massimo calore e vedrete che la sera successiva l'avrà assorbita tutta.
    Per i pomodori in generale non correte sicuramente il rischio dei ristagni idrici così pericolosi per gli agrumi.

    Detto questo, è naturale che è meglio consociare al pomodoro piante che hanno le stesse necessità idriche, primo fra tutti il basilico. Potete consociare anceh il prezzemolo che però è meno bisognoso di acqua a patto che lasciate davvero poche piantine altrimenti nessuna di questa raggiungerà una grandezza tale da poter essere colto e cucinato.

    Inoltre tutte le piante hanno bisogno di luce, quindi assicuratevi che le foglie basse del pomodoro lascino al compagno di vaso almeno un poco di luce.

    In questa foto vedete un tentativo di consociazione pomodoro e basilico.
    Le piante di basilico, non amano il sole troppo diretto, anche se ovunque si legge che il basilico vorrebbe il pieno sole, e invece nella mezza ombra che gli lascia il pomodoro le piante crescono rigogliose e forti.

    Nei prossimi giorni diraderò il basilico, e mi aspetto grandi cose da questo vaso.